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"ZELUS DOMUS TUAE COMEDIT ME": (mi divora lo zelo della tua casa)   

   
   

"Vai con Dio, non ho potuto far di più, questi ti bastano per questi giorni".

   
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Vita in breve di San Francesco Caracciolo 

Ascanio Caracciolo nasce il 13 ottobre 1563 a villa Santa Maria in Abruzzo ( dal fuedo il titolo ), da una famiglia benestante di origine napoletana, i Caracciolo appunto. Era una famiglia molto devoto a Dio, quindi sin dalla più tenera età Ascanio ricevette un'educazione intrisa da una profonda e sentita fede cristiana, integrità di vita, nobilità di sensi; ben presto e consapevolmente il fanciullo Ascanio inizia a volgere lo sguardo assorto con convinzione e speranza verso il tabernacolo dove c'è Dio vivo e presente compagno di cibo e di vita, e verso la vergine purissima e dolcissima; il giovane Ascanio cominciava a maturare quella forte fede evocazione in Dio da cui non si separerà mai e che diverrà presto la sua ragione unica di vita. 

Grato a Dio, rinuncia a tutta la sua cospicua eredità materiale, cedendo la tutta ai poveri e ai sofferenti, le persone che più gli staranno a cuore nella sua vita perché sono l'immagine di Cristo. Le sue rinunce le fa senza rimpianto alcuno e con l'interna convinzione che è la vita giusta per seguire il Signore; infatti lascia villa Santa Maria della sua comunità per dirigersi verso Napoli, che è sotto il dominio spagnolo, ed è proprio a Napoli che si spoglia dei suoi ricchi abiti per indossare l'abito clericale e divenire, come ama definirsi, “l'inutile servo” del Signore. 

 

Lo chiamavano...

il Cacciatore di Anime

Uomo di Bronzo

Padre dei poveri

 
      Nella ricorrenza del 4° centenario della morte e 2° centenario della canonizzazione di S. Francesco Caracciolo, è in edizione una completa versione di questo sito.    
     

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È a Napoli dove si dedica ai poveri ed agli ammalati che è destinata alla nascita di un nuovo ordine religioso per il fedele Ascanio. La provvidenza ha ieri sera questo per arrivare ad altri scopi attraverso un disguido epistolare, infatti la missiva proveniente dallo stimato sacerdote Giovanni Agostino Adorno, inviata al suo parente omonimo Ascanio Caracciolo, viene recapitata al giovane Ascanio che leggendone il contenuto trova il disegno che Dio aveva risposto per lui: la fondazione di un nuovo ordine religioso. Nascono chierici regolari minori nel 1859 con lo stemma del nuovo istituto Ad Majorem Resurgentis Gloriam nel giorno della domenica in albis. Ed Ascanio prende il nome di Francesco in memoria del mirabile santo di Assisi. Per l'ordine oltre ai vuoti canonici istituì un altro vuoto che lo caratterizzerà, la rinunzia cioè alle prelature e dignità ecclesiastiche. Francesco ben presto diventa è stimato da tutti anche dalla curia che egli propone la candidatura ad alte prelature ma egli rifiuterà sempre con fermezza definendosi un servo inutile. L'ordine si estenderà da Napoli a Roma, fino alla cattolica Spagna. Tutto questo accade per l'impegno solerte di Francesco dettato dall'amore per Dio. Proprio a Francesco aspetta il primato dell'adorazione perpetua eucaristica. 

Il il giorno 4 giugno 1608 alla vigilia del Corpus Domini, al età di 45 anni, viene colto da febbre è sereno e fidente conclude il suo pellegrinaggio terreno e si avvia verso la patria celeste. Al suo ordine come grande dono lascia la poverta di spirito e la vita per amore di Dio. Il suo santo corpo riposa a Napoli, di cui che è compatrono, presso la chiesa di Santa Maria in Monteverginella. (vai all'inizio)